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Fermana, tutti con il fiato sospeso. Pileri: “Mi fido dei Simoni. Ma da dove arrivano tutti questi debiti? Con me non sarà possibile”

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A che punto è la trattativa per la cessione della maggioranze delle quote della Fermana Football Club? Le parti si sono incontrate più volte nell’ultimo periodo. Ciò dovrebbe far presupporre che la situazione sia abbastanza chiara per poter dare una risposta, in un verso o nell’altro. Francesco Pileri, manager umbro che è “rappresentante” della cordata di imprenditori maltesi interessati all’acquisizione, si è incontrato con la società canarina, poi si è confrontato con i maltesi, infine ha organizzato l’incontro tra le due parti. Cosa che avverrà nei prossimi giorni.
Nel frattempo, il passare dei giorni ha dato luogo a dubbi e interrogativi, di per sé già scontati nel momento in cui viene intessuta una trattativa di questa natura. Una trattativa per una società che arriva da un periodo difficilissimo, che per provare a rimettersi in linea di galleggiamento ha dovuto attivare una lunga e articolata operazione per la ristrutturazione del debito, che ha finito la stagione sul piano sportivo ma non ancora su quello delle incombenze economiche…
Abbiamo sentito allora Francesco Pileri, per capire come stanno andando le cose. Perché se è vero che la società gialloblù sembra tranquilla, è anche vero che gli “affari” si fanno in due e tutte le parti devono essere d’accordo!

Francesco Pileri

Come sta andando l’iter di acquisizione della Fermana?
“Direi bene. Abbiamo fatto un lavoro preparatorio, sto aspettando che i partner facciano il sopralluogo richiesto”.

I giorni passano e si affacciano dubbi e indiscrezioni circa possibili problemi. E a Fermo c’è un detto che afferma: “Se tuona, da qualche parte sta piovendo…”
“E allora io le rispondo che c’è un caldo sole! A breve arriveranno i miei interlocutori maltesi. Dopodiché, in una settimana penso che si dipanerà la matassa. Penso di poter dire, comunque, che il tratto di strada al momento è pianeggiante”.

Può dire quali sono gli aspetti e i temi di maggior attenzione da parte vostra? Debiti pregressi? Interlocuzioni non ancora chiare?
“In primo luogo abbiamo fatto i conti con i tempi canonici di questo genere di trattative. Tra l’altro, a Fermo c’è una situazione particolare e tutti sappiamo che occorre aspettare l’omologa del Tribunale sulla ristrutturazione del debito. Ci sono rassicurazioni in questo senso, ma quello sarà l’ultimo ostacolo”.

Sul resto l’intesa è completa?
“Guardi, se non mi dovessi fidare dei Simoni non dovrei fidarmi di nessuno! Loro hanno garantito che assolveranno a tutte quelle che sono le problematiche e le incombenze presenti. Dopodiché, va anche detto che noi una mano la daremo prendendo le quote societarie… Quindi grosse difficoltà non ne vedo (quindi soldii che dovrebbero entrare anche per il pagamento di stipendi, fornitori, ecc… ndr)”.

Poi ci sarà da impostare la stagione, mentre il residuo se lo dovrebbe accollare la vecchia proprietà…
“Sì, gli altri sono debiti pianificati, e si pagheranno secondo i piani previsti. Certo, mi rimane l’interrogativo sul come hanno fatto negli anni a fare tutti i debiti che hanno soffocato la Fermana. E’ una domanda che mi pongo…”.

E si è dato una risposta?
“Guardi, diciamo così: se sarò l’amministratore delegato, questo non potrà succedere più! Si prenda l’ultimo anno: la squadra era quasi una multinazionale… Dal mio punto di vista, a queste categorie, i giocatori – come distanza – devono arrivare al massimo da Ascoli o San Benedetto. Anche perché ci sono da queste parti giocatori bravi! Certo, la prima cosa sarà essere credibili, anche verso i giocatori stessi. Sennò si fa fatica. Ripeto: in futuro, se ci sarà un accordo tra noi, questo non potrà più succedere!”.

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