Da tempo non si registravano 2 vittorie consecutive in casa canarina, da ancora più tempo non si ricordavano cinque gol siglati dai gialloblù in una sola gara. Dopo il raid di Jesi (2-3), la Fermana supera anche il Fabriano Cerreto (5-1) e si assesta in una posizione più consona al suo blasone. Ma il calcio è strano ed è mancato poco che oggi l’ambiente si trovasse ad analizzare ancora di uno scivolone, figlio potenziale di un avvio di partita brutto, tatticamente scriteriato, che ha consentito al Fabriano Cerreto di trovare la via della rete dopo meno di 2 minuti, di prendere un palo clamoroso e di sfiorare la rete in almeno un altro paio di occasioni, a tu per tu con Raccichini. Gli ospiti non hanno approfittato delle situazioni, Gentilini ha capito che così non si poteva andare avanti e ha cambiato disposizione tattica (la difesa, che aveva iniziato a 3, è passata a 4; il centrocampo si è infoltito e ha fatto maggiore densità), la Fermana ha trovato subito giovamento, ha accorciatro gli spazi tra i reparti e tra gli uomini e ha iniziato a macinare gioco.
Il resto è venuto da sè, grazie alle capacità di un Guti libero di svariare, grazie a un Fofi magnifico per movimenti e presenza in area e grazie a una maggiore attenzione e determinazione nei duelli individuali.
Attacco sugli scudi
Quattro dei 5 gol canarini sono stati realizzati dagli attaccanti: Guti, Fofi (2, entrambi di testa) e l’ultimo arrivato Carmona. Ma la rete più preziosa è stata forse quella realizzata da Morelli, una rete del pareggio che ha dato tranquillità alla squadra e ha creato le condizioni per una crescita anche psicologica.
Sul piano della dinamica, è stato importante andare al riposo in vantaggio e mettere al sicuro il risultato a inizio ripresa: un uno-due che ha di fatto spento le velleità avversarie.
Cinque reti che arrivano dopo le 3 siglate una settimana fa a Jesi e che fanno pensare adesso a delle potenzialità offensive importanti, che la Fermana dovrà essere brava a sfruttare. Magari limitando al massimo i rischi per non rischiare di mettere sempre le gare in salita.
Classifica corta ma interessante
Con due vittorie consecutive la squadra gialloblù si assesta in zona play-off, con 10 punti. E’ presto per dire se questa posizione è quella che si attaglia alle potenzialità di Marin e compagni. Del resto la graduatoria è cortissima. La Fermana infatti è a 3 punti dalla prima posizione ma è anche ad appena 2 lunghezze dalla quint’ultima, vale a dire l’ultima compagine della zona play-out. Tutto può ancora succedere, tutto deve essere scritto.
Il torneo appare equilibrato, difficile: la capolista Montecchio ha perso in casa lo scontro con il Trodica ma rimane al vertice: l’Osimana è stata ripresa a Tolentino nonostante il doppio vantaggio, il Matelica ha perso in casa con l’Urbino e il Montegranaro (prossimo avversario dei canarini) ha vinto solo in rimonta con il fanalino di coda Jesina. Insomma, la Fermana dovrà giocara gara dopo gara evitando eccessive e inutili valutazioni generali. E magari dovrà cercare di recuperare elementi importanti anche oggi assenti dal campo. Parliamo di Cicarevic, Petronelli, Solmonte… e potrà avere a disposizione anche elementi come il neo-arrivato difensore Fiorentino, importante pedina difensiva.
Il resto dovrà darlo il normale iter di crescita di una squadra molto legata alle individualità ma ancora alla ricerca di una precisa identità tattica e calcistica. Ma con le vittorie si cresce meglio e più in fretta…
Il Tabellino
FERMANA: Raccichini, Scanagatta, Kieling, Rodriguez, Morelli, Maquisse (75′ Bruno), Marin, Malafronte (60′ Saviano), Guti (78′ Solinas), Pulpito (60′ Frinconi), Fofi (66′ Carmona). All. Gentilini
FABRIANO CERRETO: Braghetti, Stortini (63′ Ggnahe), Marino, Perrini (78′ Crescentini), Bologna, Trillini, Merciari (77′ Russo), Bracciatelli, Chiavellini (63′ Nacciarriti), Encina, Di Cato (75′ Amico). All. Del Bene
ARBITRO: Negusanti di Pesaro
RETI: 2′ Di Cato (FC), 22′ Morelli (F), 28′ Guti (F), 49′ e 55′ Fofi (F), 86′ Carmona (F)