Ammonizioni, espulsioni, nervosismo, agonismo. C’è stato tutto in questo Ancona-Fermana dalla grandissima importanza per entrambe le formazioni. I derby tra dorici e canarini non si mostrano mai banali, anzi. Il più delle volte contengono elementi che hanno fatto la storia del confronto. E anche stavolta episodi e momenti di grande nervosismo non sono mancati, principalmente a causa di un direttore di gara inadeguato.
La cronaca parla di 11 ammoniti, 3 espulsi (il centrocampista canarino Misuraca, il diesse Andreatini e il tecnico Colavitto), un rigore generoso concesso ai locali, tanti falli, tanto agonismo, parecchia imprecisione, decisioni cervellotiche e irritanti. Un arbitro che andrebbe fermato per almeno un anno, insomma.
No, non è il giudizio di parte di un cronista interessato, è l’avvilente analisi di un direttore di gara incapace di realizzare il senso del ridicolo che ha più volte oltrepassato nel corso della partita.
Certo, la Fermana poteva fare di più. Ma l’impressione è che i gialloblù si siano trovati a scalare una montagna ben più alta del valore degli avversari. Una Fermana, forse, anche svuotata dal tanto, troppo nervosismo dei giorni scorsi.
Infine, c’è anche l’aspetto tecnico. E, in questo caso, non si può non sottolineare l’importanza di avere in squadra un attaccante come Spagnoli. Gol (2) a parte, il giocatore dorico si è messo sulle spalle la squadra e ha davvero dimostrato di essere l’uomo in più in un momento così difficile della stagione. Uomo che la Fermana non ha, purtroppo. E in situazioni così delicate, con classifiche così abuliche, si tratta di un fattore che fa la differenza.
Ai canarini non resta che leccarsi le ferite. E sono ferite profonde, difficili da rimarginare. Infortunati, squalificati (adesso anche Misuraca), morale sotto i tacchi. Non sappiamo se sono iniziati a scorrere i titoli di coda, ma – anche fosse – questo avviene nel pomeriggio sportivamente più brutto e ingiusto della stagione.
La partita
Al 12′ il primo tiro in porta della partita: è Prezioso su punizione dai 25 metri che tira una bomba disinnescata in tuffo da Borghetto. Due minuti dopo (14′) è Spagnoli a provarci di testa su calcio d’angolo ma nei pressi della porta un difensore canarino respinge sempre di testa, poi Borghetto agguanta la sfera.
Retroguardia canarina inizialmente “leggera”, a volte sbadata. Il tutto mentre Heinz deve giocare praticamente tutta la partita da ammonito (cartellino giallo dopo appena un minuto di gioco!). Insomma, la pressione non manca.
La gara procede a sprazzi, con un duello tutto fisico sulla destra tra Petrungaro e l’ex Clemente e con una Fermana che non riesce inizialmente a rendersi pericolosa, in particolare per la scarsa reattività di un Giovinco che appare un po’ sottotono rispetto a sabato scorso.
Ma verso la mezz’ora la partita si accende. Clamorosa doppia occasione, all’improvviso, per la Fermana al 32′ e al 33′. Dapprima Petrungaro serve in area Misuraca che controlla splendidamente a seguire ma perde il tempo del tiro e, quando lo fa, un difensore devia in angolo. Sulla battuta dalla bandierina palla a Giovinco, cross, Heinz rimette in mezzo ma Scorza non trova la deviazione in mischia! Davvero una doppia, clamorosa occasione!
Come sabato contro l’Olbia, anche stavolta un avversario dei canarini è graziato dall’arbitro: già ammonito, al 36′ Saco stende Petrungaro ma l’arbitro decreta la semplice punizione! La scena si ripete al 38′, in forma ancora più clamorosa, ma anche stavolta l’arbitro sorvola! Scene indecenti per il calcio e per la classe arbitrale! Nell’occasione viene espulso dalla panchina per proteste il diesse canarino Andreatini.
Al 43′ ci prova Sorrentino da destra, palla diretta sul secondo palo ma Perucchini respinge in tuffo.
La mancata espulsione di Saco accende la partita: l’Ancona va in tilt sul piano nervoso, la Fermana si sente defraudata. Un nervosismo che permea le due squadre, con diverse ammonizioni e un caso clamoroso: davanti alla panchina dorica Misuraca cerca di prendere la palla pensando di dover battere la rimessa, Colavitto lo impedisce. Ne esce uno scontro fisico che porta all’ammonizione di Misuraca e all’espulsione del tecnico dorico! Un altro momento brutto del match, ma che attesta l’importanza della posta in palio.
La gara scivola via senza altri sussulti. Ed è un bene, perchè il signor Zoppi di Firenze si mostra altamente inadeguato per tenere in pugno un match così importante. E dopo 2 minuti di recupero il direttore di gara manda le squadre a calmarsi negli spogliatoi.
La beffa si concretizza a inizio ripresa, dopo appena un minuto! L’arbitro decreta il rigore per l’Ancona: fallo (fallo?) di Carosso su Moretti. Dal dischetto Spagnoli supera Borghetto!
Spagnoli che si ripete al 51′: l’attaccante riceve appena dentro l’area, si libera girandosi splendidamente di Misuraca e infila in diagonale Borghetto. E’ il 2-0 che penalizza oltremodo una Fermana che ha subito il pesante contraccolpo del rigore in apertura di seconda frazione. Un uno-due terribile per i canarini, che al 52′ chiedono a loro volta un rigore per un fallo in area su Petrungaro: l’arbitro stavolta dice di no!
Al 63′ ci prova Giampaolo su suggerimento di Spagnoli, para Borghetto. I due gol dei padroni di casa hanno tolto idee ed energie alla Fermana, che fatica a ritrovarsi. Protti effettua dei cambi per provare a facilitare una manovra che fatica ad essere impostata, anche in relazione a una serata non eccezionale di Giovinco.
Al 72′ Ancona a un passo dal tris con un colpo di testa di Giampaolo su tiro dalla bandierina.
La Fermana non morde più: alla stanchezza (match a distanza di 3 giorni dal confronto con l’Olbia) e al nervosismo per i torti subiti, si unisce la depressione per i due gol subiti. Servirebbe un sussulto. Se ne accorge Petrungaro che si accentra e impegna Perucchini al 75′. I gialloblù ci provano: all’86′ è Petrelli a impegnare Perucchini con una bella girata in area, ma non è aria. Tutto sembra congiurare contro i gialloblù. Tuttavia all’89′ la Fermana va in gol con Sorrentino, abile a girare di testa un cross di Pistolesi! La partita di risveglia! Così ci pensa l’arbitro a difendere le celebrazione doriche per i 119 anni di storia: al 91′ il direttore di gara espelle Misuraca per un fortuito colpo al volto a un avversario. Le comiche finali. Che francamente non meritano ulteriori commenti. Davvero una pagina bruttissima del calcio di terza serie.
Il Tabellino
ANCONA: Perucchini; Cella, Marenco (60′ Pasini), Mondonico; Clemente, Saco (46′ Gatto), Basso, Prezioso (78′ Vogiatzis), Martina (90′ Radicchio); Moretti (60′ Giampaolo), Spagnoli. A disposizione: Vitali, Pierandrei, Energe, Agyemang, D’Eramo, Barnabà. All. Colavitto
FERMANA: Borghetto; Heinz, Fort, Santi, Carosso (59′ Petrelli); Malaccari (59′ Pistolesi), Scorza (82′ Gianelli), Misuraca, Petrungaro (82′ Condello); Giovinco (56′ Marcandella), Sorrentino. A disposizione: Mancini, Furlanetto, Bonfigli, Giandonato, De Santis, Granatelli, Niang, Locanto. All. Protti
ARBITRO: Andrea Zoppi di Firenze
RETI: 46′ (rig.) e 51′ Spagnoli (A)
NOTE: Spettatori 4428, di cui 168 arrivati da Fermo. Recupero: 2′ pt; 5′ st. Ammoniti: Heinz (F), Saco (A), Malaccari (F), Misuraca (F), Marenco (A), Carosso (F), Sorrentino (F), Prezioso (A), Basso (A), Spagnoli (A), Mondonico (A). Espulsi il diesse della Fermana Andreatini (F) e il tecnico dell’Ancona Colavitto (A), Misuraca (F). Angoli: 5-4 per l’Ancona