Che si tratti di un campionato equilibrato è stato già detto? Sì, fino allo sfinimento. Che ‘tutti possono perdere con tutti’ è stato sottolineato? Abbondantemente. Ma potevano questi concetti adattarsi a una Fermana prima in classifica e capace di rimontare addirittura tre reti al Tolentino nell’ultima trasferta? Evidentemente sì. Soprattutto se i canarini avessero capito di avere di fronte un Chiesanuova reduce da due vittorie consecutive (in concomitanza con con l’arrivo sulla panchina maceratese dell’ex canarino Gastone Mariotti). E se Marin e compagni avessero compreso che la gara si sarebbe giocata su un campo piccolo, perfetto per una squadra tutto cuore e agonismo.
Morale della favola: una compagine locale tutta grinta e determinazione è stata capace dapprima di ribaltare l’iniziale svantaggio, poi di gestire il ritorno della Fermana e, infine, di punire una compagine canarina desiderosa di portare via l’intera posta in palio, ma incapace di gestire in modo tatticamente intelligente l’ultima parte di gara, tanto da subire il gol del definitivo 3-2 addirittura in contropiede!
Insomma, quando la Fermana gioca contro determinate tipologie di avversari, ecco che torna a sciorinare le solite defaillance. E’ il fioretto che cede di fronte alla spada avversaria; è Narciso che muore annegato, innamorato del proprio riflesso sullo specchio d’acqua; è il gigante (predisposizione offensiva) con i piedi di argilla (tenuta difensiva).
A Chiesanuova di Treia è successo tutto questo: un vantaggio quasi immediato (gol di Bruno dopo 4′), una doppia opportunità sciupata di portarsi sullo 0-2. Poi il ritorno avversario, con i locali bravi a isolare un Fofi che ha vissuto la sua peggior gara in gialloblù (pressato, raddoppiato, asfissiato da una difesa che non ha concesso metri e profondità), capaci di pressare e farsi trovare sempre più attenti sulle seconde palle e nelle situazioni “sporche” e, quindi, di ribaltare il risultato. E lucidi nel finale, quando hanno sfruttato con una ripartenza la scriteriata voglia dei canarini di trovare la vittoria dopo il 2-2. Il tutto mentre mister Gentilini predicava calma e chiedeva alla squadra di far girare palla, senza perdere la necessaria lucidità e fisionomia tattica.
Difesa, coperta corta ed esterni da rivedere
Anche nella giornata più difficile, la Fermana ha comunque segnato due reti e ne ha sfiorate altre 3 (con Fofi di testa, Carmona e Petronelli). Non a caso i canarini hanno il miglior attacco del campionato. Ma dopo Tolentino, ecco altri 3 reti sul groppone. No, non un dato normale per una capolista! Solite disattenzioni, soprattutto sugli esterni. Del resto la retroguardia gialloblù presentava Lischi (che difensore non è) a destra, e il rientrante Malafronte a sinistra (anche lui più bravo a spingere che a marcare). Ed è stato così che proprio a destra e a sinistra i giocatori locali si sono trovati soli in area a battare a rete per i primi 2 gol locali. L’infortunio di Ruano e la squalifica di Kieling hanno costretto a tirare ancora una volta la coperta, apparsa corta e non adeguata. Qualcosa occorre fare, soprattutto se l’infortunio di Ruano costringerà il difensore spagnolo ai box per molto tempo.
Punto e a capo
Nonostante la sconfitta, la Fermana rimane in vetta con 2 punti di vantaggio sulle inseguitrici. Dunque, scivolone in parte anestetizzato dal risultato delle altre. Adesso servirà fare una seria rilfessione sul ripetersi di certe situazioni e occorrerà fare un gran respiro e riportare la calma. Quello che si è capito è che la Fermana, all’occorrenza, dovrà lasciare l’abito da sera e indossare la tuta da lavoro. Questo ha detto la partita di Chiesanuova e questo dice un campionato che, soprattutto nel tragitto di ritorno, presenterà diverse situazioni di questo tipo. La speranza è che quanto accaduto sia di monito per Marin e compagni.
Il tabellino
Chiesanuova-Fermana 3-2
CHIESANUOVA: Fatone, Parioli, Sopranzetti, Monaco, Negro (71′ Bambozzi), Tanoni, Borgia (62′ Mosquera), Di Paolo, Di Matteo, Persiani (91′ Ciottilli), Pasqui. All. Mariotti
FERMANA: Valente, Lischi, Scanagatta, Rodriguez, Malafronte (41′ Dicembre), Bruno (57′ Carmona), Marin (86′ Frinconi), Nunzi (92′ Pulpito), Guti (57′ Petronelli), Fofi, Cicarevic. All. Gentilini
ARBITRO: Alfonsi di San Benedetto del Tronto
RETI: 4′ Bruno (F), 13′ Monaco (C), 40′ e 81′ Persiani (C), 75′ Nunzi (F)
NOTE: Recupero: 2′ + 7′. Ammoniti: Marin, Malafronte, Nunzi, Cicarevic, Pasqui, Fatone, Sopranzetti. Espulso Di Matteo per doppia ammonizione. Spettatori 500 circa, di cui oltre 200 provenienti da Fermo

