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La “Farga”, i suoi colori, l’impegno sociale, il tifo, la Ceres… “Così piccola nella sua fisicità, così grande nella sua umanità!”

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Nel giorno in cui Fermo saluta per l’ultima volta Antonella “Farga” Monterubbianesi, tifosissima canarina e molto conosciuta nell’ambiente sportivo fermano, accogliamo un suo ricordo da parte di Michela Montanini, capitano della San Marco femminile nell’ultimo decennio della presidenza proprio di Antonella Monterubbianesi. Quello che ne esce fuori è uno spaccato bello, vero, intenso, che evidenzia la personalità di una donna che è stata pioniera in un ambito sportivo forse poco conosciuto ma, soprattutto, che ha saputo calarsi perfettamente nel contesto sociale in cui è vissuta.

Antonella “Farga” Monterubbianesi, grande tifosa canarina

di Michela Montanini

“Non può esserci un unico ricordo della Farga, perché Antonella sapeva essere uno, nessuno e centomila. La Farga era uno spirito libero, una donna forte, coraggiosa, altruista di una umanità ‘allargata’. Una comunità intera la piange perché lei ha saputo dare tanto a tutti: amicizia, sorrisi….e di nuovo: grande umanità. Possiamo ricordare i colori sgargianti dei suoi cappelli, delle sue collane, le sue maglie dalle paillettes improbabili che però scompaiono alla luce del suo sorriso e della sua umanità. Nella sua vita dedicata allo sport e al calcio femminile, quando ancora era un tabù nella nostra comunità, ha saputo raccogliere, e accogliere un numero infinito di ragazzine che venivano dalle periferie, da storie difficili. Lei ha regalato un sogno a tutti.

Era la Farga certo… fatta a modo suo. Girando per Fermo a volte sembrava di vedere una panda bianca scattante che camminasse da sola, senza conducente… e invece c’era lei alla guida, così piccola nella sua fisicità e così grande nella sua umanità. Scattante come quando sfrecciava all’ala destra nella sua amata Girfalco, in una Fermo lontana dove il calcio era ancora romantico. L’ultimo atto di civiltà, in linea con la sua moralità e integrità, è stato quello di donare gli organi. Una rivoluzionaria nel suo genere, per le donne e per i diritti delle donne.

E poi la Fermana, l’Inter, Guccini…. il pugno chiuso e Che Guevara che la rappresenta sul suo profilo social. Ma non in nome di una ideologia, ma in nome di quella vicinanza agli ultimi e ai deboli. HASTA SIEMPRE FARGA. La città di Fermo è fatta di tante persone, una grande comunità. Ma anche di personaggi. Chissà se la piazzetta del Cardinal Brancadoro possa trovare un posto per omaggiarla. Perché tutti la ricorderemo lì, nelle notti fermane, con i suoi colori, tra musica, chiacchierate. E, infine, una Ceres e tanta umanità”.

Una foto della San Marco femminile, con al centro – in ginocchio – la presidente Antonella “farga” Monterubbianesi
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