La Fermana non c’è più. Da tempo, certo. Ma mancava ancora il certificato di avvenuto decesso. E anche il documento è arrivato. La Sambenedettese in viaggio premio in un Bruno Recchioni semivuoto per le note vicende (sciopero dei tifosi locali, divieto di trasferta per gli ospiti e polemiche per l’aggiunta di una incomprensibile “giornata canarina”) vince con un filo di acceleratore su una squadra canarina incerottata e vittima dei propri limiti, e decreta la retrocessione dei gialloblù in Eccellenza. Il tutto al termine di un derby soporifero, caratterizzato da due reti, due rigori sbagliati (uno per parte) e da piccoli sprazzi di nervosismo. Niente di fronte alle aspettative storiche di un match che, in altri frangenti e con altri interpreti, avrebbe avuto ben altre caratteristiche.
Com’è finita? Come in tutte le altre partite dell’anno. La Fermana ha perso (0-2 il finale), è apparsa fragile e ha sbagliato un rigore e almeno 2 o 3 occasioni davanti alla porta avversaria. Così il fine ultimo del gioco del calcio – il gol – diventa un obiettivo troppo grande per i gialloblù. Troppo gracile, impalpabile, a tratti eterea la compagine canarina. E questo spiega perchè questi storici colori, anche in Serie D, quest’anno sono stati solo di passaggio…
Adesso anche la matematica ha decretato la fine delle ostilità. Alla società il compito di capire cosa fare da grandi.

La partita
Gara che si gioca in un contesto surreale, senza tifosi sugli spalti. Quelli canarini hanno scelto di non entrare allo stadio, quelli rossoblù hanno preso atto del divieto di trasferta dalle autorità di pubblica sicurezza.
A memoria d’uomo, mai un derby tra Fermana e Sambenedettese si è giocato in un contesto simile! Un contesto ovattato tale, tanto per capirci, all’interno del quale anche il minuto di silenzio iniziale per ricordare Papa Francesco ha difficoltà a differenziarsi…
Mister Savini deve fare a meno di una miriade di giocatori: out Bianchimano (squalificato), nonché De Silvestro, Casucci, Diouane e Pappalardo, tutti infortunati!
Sull’altra sponda Ottavio Palladini recupera dopo squalifica Moretti e D’Eramo, tiene in tribuna Sbaffo e Gennari (non al meglio) e dà spazio a molte “seconde linee”, meritevoli di figurare in un campionato vincente dove, magari, hanno avuto meno spazio di quanto meritato. Unico obiettivo per la Samb, che ha già vinto il campionato e si è mostrata ampiamente la più forte di tutti, è quello di non fare brutte figure al cospetto di una Fermana virtualmente retrocessa. Soprattutto dopo aver “regalato” tre punti al Termoli una settimana fa. Eppoi si tratta comunque di un derby: vietati scivoloni disonorevoli.
Il primo, velleitario tentativo è di Valsecchi dopo una quarantina di secondi, ma nessun problema per Semprini. Ma è al 4′ che il primo brivido scorre sulla schiena dei pochi presenti: Perri esce alla disperata su un giocatore ospite lanciato a rete, sulla palla che giunge a centrocampo Pezzola tenta l’eurogol da distanz siderale e la sfera si spegne di poco alta sulla traversa!
Stessa scena al 20′, ma stavolta la Samb va in vantaggio: ennesimo rinvio sbilenco di Perri, palla ripresa dagli ospiti che arriva a Tataranni che, dal limite, trova l’angolino basso per il vantaggio rossoblù!
Al 28′ il raddoppio: su calcio di punizione dalla sinistra, Perri esce a vuoto e per Zoboletti e un gioco da ragazzi depositare in rete!
Al 32′ un cross da destra raggiunge Brandao sul secondo palo: il giocatore tenta la conclusione di sinistro da ottima posizione svirgolando la sfera! Stessa scena al 35′ , stavolta a parti opposte: cross di Brandao da sinistra, tito-cross di valsecchi che finisce alto sulla traversa.
Per vedere il primo tiro nello specchio della porta occorre aspettare il 42′, quando Tomassini riceve palla sull’out destro e, dopo un buon movimento, scalda i guantoni a Semprini sul primo palo. E’ l’ultima “emozione” del primo tempo.
A inizio ripresa Savini inserisce Busato al posto di Brandao: Fermana che passa a un 4-2-3-1. Grossa occasione per i canarini al 53′ con Sardo, capace di farsi respingere il tiro dal portiere a due passi dalla porta!
La Fermana attacca con una certa continuità, con un pizzico di giusto orgoglio, ma l’impressione è che dopo lo 0-2 la Samb sia uscita mentalmente dalla partita. Tuttavia i rischi per i rossoblù sono relativi, in relazione anche ai limiti evidenti dei gialloblù.
Al 68′ c’è un riore pe rla Fermana, decretato dal pessimo arbitro per un fallo di mano in area su tiro di Ricci. Valsecchi potrebbe riaprire il match ma Valsecchi si fa parare il tiro da Semprini!
La Fermana accusa il colpo e la Samb al 71′ sfiora il palo con un colpo di testa di Eusepi. Al 77′ ancora samb vicina al tris, ma il tiro di Kerjota finisce sul fondo.
Al 78‘ c’è un tiro dal dischetto anche per la Samb, dopo un intervento pericoloso in area di Tomassini su Guadalupi, ma Perri ipnotizza anche Baldassi e respinge il tiro dal dischetto!
Le opportunità non sono finite: all’83′ tocca a Ricci divorarsi un gol dvaanti a Semprini, dopo un ottimo servizio in profondità di Mavrommatis. Ancora Ricci all’87′, da due passi, non inquadra lo specchio della porta!
Ultimo sussulto all’88′, con Perri che stavolta miracoleggia su colpo di testa ravvicinato di Kerjiota!

Il tabellino
FERMANA: Perri; Cocino, Tafa, Karkalis; Tomassini, Romizi, Etchegoyen (65′ Mavrommatis), Valsecchi (77′ Carosi), Brandao Vaz (46′ Busato); Pinzi (61′ Ricci), Sardo. A disposizione: Ventresini, Luzi, Dragomir. All. Savini
SAMBENEDETTESE: Semprini; Zoboletti (81′ Orlandi), Pezzola, Kerjota, Baldassi, Paolini, D’Eramo (59′ Lulli), Guadalupi (81′ Fabbrini), Chiatante (26′ Zini), Eusepi (71′ Candellori), Tataranni. A disposizione: Coccia, Orfano, Fabbrini, Battista, Bouath. All. Palladini
ARBITRO: Passarotti di Mantova
RETI: 20′ Tataranni (S), 28′ Zoboletti (S)
NOTE: Spalti semivuoti. Recupero 1′ pt, 3′ st. Ammoniti: Etchegoyen (F), Brandao (F) Pezzola (S). Angoli: 6-6