Uno 0-3 interno fa sempre male, soprattutto se arriva al termine di una partita brutta, fatta di tanta inconsistenza, gambe molli, distrazioni e la solita inconcludenza. E’ successo così che l’Osimana – squadra di categoria – con tanta corsa, motivazione e voglia ha sfruttato al massimo gli errori gialloblù e ha portato a casa meritatamente i tre punti. Beffa tra le beffe: a sbloccare il risultato è stato quell’Alessandro Mancini, sangiorgese ma fermano di “crescita” calcistica (anni importanti quelli passati all’Afc Fermo, prima di approdare alle giovanili dell’Ascoli) che ha sfruttato al meglio la dormita della retroguardia canarina dopo pochi minuti.
Passo indietro evidente quello dei gialloblù, che accanto ai difetti ormai acclarati (scarso filtro a centrocampo, scarsa corsa, gioco “in punta di piedi”, marcature preventive inesistenti, difficoltà a vedere la porta) contro l’Osimana hanno messo in evidenza un atteggiamento molle e tante amnesie. E’ bastata la contemporanea assenza dei due centrali difensivi Scanagatta e Rodriguez (il primo squalificato, il secondo infortunato) per mettere in evidenza la pochezza di un reparto arretrato lento di fisico e di testa, con due esterni non pronti per la titolarità (soprattutto in marcatura). Anche in porta servirebbe una maggiore reattività, una presenza forte. Insomma, serve una crescita anche tra i pali.
In avanti, infine, Cicarevic e Guti devono capire che l’Eccellenza è diversa dal calcio a 5. E se si vuole giocare con 2 elementi tecnici di questo tipo, tali elementi devono poter fare la differenza. Sennò è dura…
Certo, non ha aiutato una settimana difficile. Difficile sul piano fisico con ben 7 elementi influenzati e febbricitanti. E non hanno aiutato altri fattori per così dire “comportamentali”, almeno stando alle voci circolate. Ma qui sarà il caso che ciascuno si assuma le sue responsabilità. Chi veste la maglia canarina ha quest’anno una responsabilità enorme e gli atteggiamenti devono essere conseguenti…
Mercato sempre aperto, un’opportunità e un limite
La settimana precedente la gara con l’Osimana era stata caratterizzata anche da tre arrivi in poche ore, cosa che ha confermato ciò che il Ds Filipponi aveva preannunciato su queste colonne nei giorni scorsi.
Il direttore sportivo canarino, nel commentare il campionato e la rosa gialloblù, aveva evidenziato l’esigenza di aggiungere corsa a centrocampo, under in difesa e una maggiore capacità realizzativa in attacco. Così nei giorni scorsi ecco arrivato per la mediana il centrocampista Elia Nunzi (classe 2004, che tuttavia domenica è stato assente perché ha dovuto scontare un turno di squalifica), mentre è stato confermato l’ingaggio del difensore Francesco Trotta, anch’egli preannunciato da Filipponi. Infine, è approdato in gialloblù l’attaccante Flavio Fofi, 27 anni. Fofi che ha debuttato ieri e si è mosso molto bene, ma nulla ha potuto contro una retroguardia ospite affidabile e puntuale, anche perchè poco supportato da una squadra ormai ai minimi termini in quanto a idee e energie.
Per la Fermana si è trattato della seconda sconfitta in 4 gare di campionato, la seconda consecutiva. Otto giorni fa era arrivato il primo stop a Trodica, una sconfitta accettata per una prestazione in qualche modo positiva e per le ambizioni dell’avversario (che però ieri è caduto a Montegranaro…). Ma sono i numeri a destare una evidente preoccupazione: quattro partite, 2 soli gol fatti e 5 subiti. E le due reti siglate sono venute su calci piazzati: una punizione (a Urbino) e un rigore (allo scadere della gara interna con la Civitanovese).
In definitiva: squadra che corre poco e male, che subisce e che non segna (nonostante i diversi elementi con “ambizioni” da incursori). No, così proprio non si va lontano.
Il mercato sempre aperto, giusto per tornare alla considerazione iniziale, è un’opportunità ma anche un problema per una squadra che – partita tardi – fa ancora fatica a trovare una sua identità.
Ultima annotazione: una Fermana brutta su un campo bruttissimo. La considerazione non vale come giustiifcazione per la netta sconfitta (del resto anche l’Osimana ha giocato sullo stesso terreno del Recchioni) ma come ulteriore elemento di dispiacere per i pochi tifosi accorsi a vedere la gara. Davvero brutto.
Insomma, anche questo dà l’idea di un calcio fermano ancora nel tunnel. E l’uscita appare ancora lontana.
Tabellino
FERMANA: Raccichini, Morelli (70′ Bartolocci), Murati (46′ Fofi), Kieling, Malafronte (77′ Trotta), Maquisse, Cicarevic (77′ Catapano), Marina, Cabrera (70′ Bruno), Solmonte, Petronelli. A disposizione: All. Gentilini
OSIMANA: Verdini, Falcioni, Pigini, Marchesini, Caruso, Ercoli (91′ De Angelis), Mancini (17′ Fermani), Bonaventura (38′ Modesti), Severini, Mafei (74′ Gigli), Alessandroni (91′ Cantarini). A disposizione: All. Labriola
ARBITRO: Tarli di Ascoli Piceno
RETI: 8′ Mancini (O), 35′ Mafei (O), 90′ Gigli (O)