Se quello di Trodica doveva essere una sorta di esame di maturità per la Fermana, si può dire che l’esame è stato parzialmente superato. Hanno vinto i padroni di casa per 1-0, grazie a un’autorete di Scanagatta al 25′ del primo tempo (la palla colpita d Spagna sarebbe finita ampiamente sul fondo se non ci fosse stata la sfortunata deviazione del difensore canarino). Ma a farsi preferire è stata la squadra di Gentilini, capace di giostrare con autorevolezza nel corso della prima frazione, brava a gestire con equilibrio i dieci minuti conseguenti l’espulsione dello stesso Scanagatta (giornata da dimenticare per il difensore) e poi abile a riprendere a fare gioco, tanto da tornare a farsi preferire in campo nonostante l’inferiorità numerica.
Tre le occasioni per i gialloblù: un tiro da lontano di Cicarevic con il portiere fuori dai pali dopo un’uscita imperfetta, con la palla finita sul fondo; un colpo di testa al 20′ di Rodriguez da due passi, spedito incredibilmente fuori; un tiro a colpo sicuro di Morelli all’altezza del dischetto (rigore in movimento) al 77′, finito alto! Sicuramente poco, ma abbastanza per poter riequilibrare una partita che i canarini non avrebbero meritato di perdere.
Anche questa partita, dunque, ha confermato che i gialloblù fraseggiano bene ma mancano completamente negli ultimi 20 metri, dove servirebbero cattiveria e capacità di cercare la porta con più determinazione. Insomma, la montagna (gioco) per l’occasione non ha partorito nemmeno il proverbiale topolino. Ed è un vero peccato.
Tatticamente la gara ha visto la Fermana soffrire nel primo tempo soprattutto per il non perfetto lavoro della catena di sinistra, con Frinconi lento nei ripiegamenti e un Rodriguez che conseguentemente ha faticato a chiudere. Proprio sulla terza azione da sinistra è arrivato al 25′ il tiro di Spagna, con la palla che ha incocciato il fianco/fondoschiena di Scanagatta ed è finita in rete.
Il secondo episodio negativo nella ripresa, quando su un’azione del Trodica l’arbitro ha visto un fallo di Scanagatta e ha tirato fuori il secondo cartellino giallo per il difensore. Peccato che nell’azione l’assistente di linea aveva tirato su la bandierina, salvo poi ripensarci. Da qui le proteste dei difensori canarini. Normale cronaca di una categoria dove le terne arbitrali appaiono più “creative” degli attaccanti…
Ultima annotazione: la Fermana – scesa in campo con diverse defezioni importanti (Bartolocci, Malafronte, Petronelli, Solinas) – ha tenuto bene il campo anche sul piano fisico, il tutto al cospetto di un Trodica apparso più compassato. Conseguenza delle condizioni climatiche o dell’elemento anagrafico? Sarà il prosieguo del campionato a stabilirlo.
Tanti i tifosi al seguito, circa 250. Tifosi che hanno sostenuto la squadra per i 97 minuti di gioco, hanno salutato calorosamente Luca Cognini e hanno dimostrato di non rimpiangere Gianvito Misuraca, beccato nel corso della partita.
In definitiva: sconfitta amara per la Fermana e pomeriggio positivo per il Trodica che si prende i 3 punti, registra un bell’incasso e guarda con piacere la classifica. Tanto lavoro da fare per i canarini, invece, chiamati alla necessaria concretezza e a una maggiore fortuna. Perché è indubbio che la squadra debba crescere, ma tra gli episodi odierni e il gol annullato a Urbino, la classifica poteva essere già molto diversa. Forse eccessiva per i reali meriti, ma diversa. E i punti, come i soldi, non sono mai abbastanza…

Tabellino
TRODICA: Febbo, Cantarini, Bellusci, Ciaramitano (46′ Tomassini), Gobbi, Costa Ferreira (63′ Cichella), Panichelli, Misuraca, Negro (57′ Gabrielli), Spagna (84′ Salvucci), Cognigni. All. Buratti
FERMANA: Raccichini, Morelli, Scaragatta, Rodriguez Oliveira, Frinconi (82′ Bruno), Obedi, Marin, Cabrera (61′ Allison), Cicarevic (82′ Catapano), Dicembre (70′ Saviano), Solmonte (70′ Petronelli). All. Gentilini
RETE: 25′ aut. Scanagatta (F)
ARBITRO: Paolini di Chieti
